Il settore digitale, nonostante la sua natura intangibile, ha un impatto ambientale significativo. L'uso dell'energia per alimentare i data center, le reti di comunicazione e la produzione e manutenzione di dispositivi elettronici contribuisce alle emissioni di gas serra.
Per ridurre l'impatto della vita digitale e dei suoi materiali, sono state sviluppate diverse azioni, alcune delle quali possono essere collegate al concetto di decarbonizzazione digitale.
La decarbonizzazione è un insieme di approcci e strategie multiformi il cui obiettivo è ridurre l'impronta ambientale e contribuire a un futuro funzionale e sostenibile.
Nel settore digitale, la decarbonizzazione può essere multiforme. Inizialmente, esistono due tipi principali di decarbonizzazione digitale: nativa e curativa.
La prima, decarbonizzazione digitale nativa, è integrato fin dall'inizio nel processo di trasformazione di un prodotto o servizio digitale in realtà.
In questo scenario, ogni decisione necessaria per finalizzare l'idea, ad esempio la creazione di una nuova applicazione o di un sito Web, è guidata dalla riduzione al minimo dell'impatto ambientale.
Il risultato sarà un prodotto o un servizio digitale intrinsecamente sostenibile, con un'impronta di carbonio ridotta al minimo sin dalla nascita.
Il secondo, il decarbonizzazione digitale correttiva, è piuttosto orientato a ridurre e/o compensare l'impatto ambientale di prodotti e servizi digitali già esistenti o in fase di produzione.
In questo caso, la decarbonizzazione svolge un ruolo di «purificatore» volto a ridurre al minimo le emissioni di carbonio dei prodotti digitali già esistenti.
Per una decarbonizzazione curativa, è importante stabilire obiettivi minimi di riduzione che possono andare da un minimo del 20% fino alla neutralizzazione dell'impatto ambientale netto.
L'adozione di un approccio sistemico che tenga conto delle implicazioni ambientali e del ciclo di vita di ciascun prodotto è quindi necessaria in entrambi i casi.
La produzione di servizi digitali senza emissioni di carbonio si basa quindi su diversi criteri metodologici:
Valutazione del consumo e dell'efficienza energetica del prodotto digitale.
Analisi di tecnologie, interfacce, hosting e usi.
Massimizza l'efficienza e la sostenibilità di una presenza online attraverso il recupero e l'ottimizzazione dei dati
L'integrazione di materiali e partner sostenibili nella progettazione e gestione di siti web.
tecniche per semplificare i flussi di lavoro, ridurre i costi e massimizzare i risultati.
Un'altra importante distinzione quando si parla di decarbonizzazione è la decarbonizzazione tecnica E il decarbonizzazione universale.
La prima, la decarbonizzazione tecnica, si basa su tecniche mirate per ridurre il consumo energetico di un prodotto o servizio digitale.
Ogni visita al sito Web di un'azienda ha un costo energetico e quindi un'impronta di carbonio. Ad esempio, una pagina web che consuma 30 unità di energia ogni 100 visite, con 1000 visite al mese, produce un consumo di 300 unità.
Oggi è possibile ridurre questo consumo senza modificare il design o il contenuto della pagina. Grazie all'ottimizzazione tecnica mirata, è possibile ridurre il consumo energetico complessivo di una pagina web fino al 66%.
La decarbonizzazione nativa rappresenta un approccio innovativo nel settore digitale, in cui la sostenibilità è integrata dalla progettazione iniziale di prodotti e servizi.
Integrando la sostenibilità fin dalla progettazione, le aziende possono ridurre il loro impatto ambientale, innovare e rafforzare la loro competitività.
La decarbonizzazione digitale nativa implica l'integrazione di considerazioni ambientali in ogni fase del processo di sviluppo, dalla progettazione all'implementazione.
Ridurre l'impronta di carbonio non è un pensiero secondario, ma un principio guida.
L'obiettivo di questo approccio promettente è creare soluzioni intrinsecamente sostenibili, con un impatto ambientale minimo per le aziende.
Adottando un approccio nativo alla decarbonizzazione, è possibile creare siti efficienti e rispettosi dell'ambiente, contribuendo così a un futuro digitale più sostenibile.
Progetta interfacce utente semplici e intuitive per ridurre al minimo le interazioni.
Ridurre l'impatto dei servizi digitali in tutto il ciclo di vita.
Accedi alle informazioni e ai servizi digitali in modo equo ed efficace.
La decarbonizzazione digitale correttiva rappresenta un approccio riparatore volto a ridurre l'impronta di carbonio dei prodotti e servizi digitali esistenti. A differenza della decarbonizzazione nativa, che integra la sostenibilità fin dalla progettazione, la decarbonizzazione correttiva avviene dopo l'implementazione.
Completa la decarbonizzazione nativa rendendo possibile correggere le pratiche passate e costruire un futuro digitale e digitale più sostenibile.
Per avviare un processo di decarbonizzazione correttiva, sono essenziali tre pilastri: audit per valutare l'impronta attuale, ottimizzazione per ridurre i consumi superflui e sensibilizzazione per coinvolgere tutti gli attori in un approccio sostenibile.
Analizza le prestazioni energetiche e identifica le aree di miglioramento.
Ottimizza ciò che già esiste per ridurre l'impatto ambientale.
Accedi alle informazioni e ai servizi digitali in modo equo ed efficace.
Il marketing digitale che consuma meno è il marketing che costa meno.
Un minore consumo di energia è un contributo attivo alla riduzione delle emissioni di CO2.
Un marketing digitale efficace raggiunge i suoi obiettivi con un consumo minimo.
Le azioni di marketing verde possono aumentare la visibilità del sito e attirare un pubblico sensibile alle questioni ambientali.
Scopri come la decarbonizzazione digitale può rendere la tua presenza online più sostenibile e responsabile.